DA "PRIMA PAGINA"
Avvocato, 34 anni, capogruppo di Forza Italia a Formigine, sposato e da
poche settimane papà, Piergiulio Giacobazzi è il nuovo responsabile
provinciale di Forza Italia. Per Modena il coordinatore regionale
Palmizio - che ieri ha ufficializzato i referenti di tutte le province -
ha quindi scelto un nome unico e, soprattutto, nuovo. Una scelta che di
fatto rappresenta una bocciatura per la triade uscente (Aimi-Lenzini e
Morani) e in particolare per Enrico Aimi reduce, nel suo ruolo di
coordinatore, da un deludente risultato elettorale in città e incapace
di giungere a una sintesi con l’Ncd di Giovanardi. Sintesi che
probabilmente avrebbe permesso al centrodestra di non lasciare ai
grillini l’onore di portare per la prima volta nella storia il
centrosinistra al ballottaggio.E della necessità di un cambio di passo
Giacobazzi sembra consapevole, tanto che nelle sue prime dichiarazioni
nelle vesti di responsabile provinciale annuncia una svolta sul fronte
del radicamento territoriale («creeremo una sede del partito e una festa
provinciale») e dell’unità («basta coi personalismi e le divisioni»).
Le dichiarazioni
«L’obiettivo è quello di rialzarsi dal risultato delle ultime
elezioni - afferma Piergiulio Giacobazzi -. Fondamentali saranno i
prossimi due appuntamenti: l’elezione da parte di sindaci e consiglieri
dei rappresentanti all’interno della nuova Provincia che, salvo
proroghe, dovrebbe avvenire il 28 settembre e le elezioni regionali. La
sfida per il dopo Errani sarà certamente una cartina di tornasole in
vista delle prossime politiche che potrebbero celebrarsi non tra molti
mesi».E sulla modalità con cui verranno gestite le Regionali, Giacobazzi
per ora non si sbilancia. «Vedremo se ci saranno i tempi tecnici per
organizzare le primarie - afferma -. Ed è giusto aprire un dibattito
sulla ricandidatura dei consiglieri uscenti e sul vincolo al numero di
mandati. Sabato mattina, insieme agli altri responsabili provinciali,
incontrerò l’onorevole Palmizio proprio per discutere di questi temi».
Alcuni in Forza Italia lo hanno già identificato come uomo vicino a
Samorì. Una etichetta che Giacobazzi non sente totalmente propria.
«Innanzitutto ho un ottimo rapporto con Enrico Aimi che in questa fase
sarà maggiormente concentrato sulla Regione - afferma il responsabile
provinciale di Forza Italia -. Negli ultimi cinque anni sono stato
consigliere Pdl a Formigine e, come molti altri colleghi di altri
Comuni, ho appoggiato Samorì alle Europee ritenendo importante venisse
eletto un modenese e una persona competente a Bruxelles. Al di là di
questo credo però di essere stato scelto in quanto figura nuova e il mio
obiettivo è collaborare con tutti, Samorì compreso: è fondamentale fare
squadra». Sulle prossime mosse Giacobazzi ha le idee chiare:
«Innanzitutto è impossibile che una città come Modena non abbia una sede
del primo partito del centrodestra, un limite al quale porremo rimedio -
afferma -. L’obiettivo è coinvolgere nuovamente i cittadini e per farlo
pensavamo anche di organizzare una festa di Forza Italia. Dobbiamo
essere uniti e lasciare da parte personalismi e divisioni».
Il coordinatore regionale
«I criteri di scelta dei nuovi responsabili provinciali - ha detto
Palmizio - sono quelli condivisi con il Presidente Berlusconi:
competenza, rinnovamento e dedizione. Il presidente ha già avvallato le
mie scelte e spero quanto prima di poterli presentare personalmente. I
neo responsabili provinciali hanno, in questa prima fase, due compiti
principali: seguire l’iter di trasformazione della provincia in ente di
secondo grado e il tesseramento. I tesseramenti serviranno ad affrontare
i congressi comunali, una novità rispetto al passato Pdl, e con i
coordinatori comunali si voteranno anche i delegati ai congressi
provinciali. L’obiettivo che ci siamo posti è di fare in modo che entro
breve la classe dirigente venga scelta dalla base e non nominata».